Arnould Galopin (1865-1934) è il più prolifico autore francese non di fascicoli popolari ma di romanzi in fascicoli. Le sue, infatti, non sono a rigore dime novel perché la storia che continua è più importante del singolo episodio. Non si tratta però neppure semplicemente di romanzi unitari “spezzati” e venduti in fascicoli, perché ogni episodio ha un inizio, uno svolgimento e una fine ancorché per la sua piena comprensione abbia bisogno dell’inserimento nel piano complessivo dell’opera. La formula è la stessa di certe serie televisive contemporanee, e nel caso di Galopin segnala l’evoluzione del romanzo in fascicoli in direzione del vero e proprio fascicolo popolare.
Nato a Marbeuf (Eure) e figlio di un professore di scienze, Galopin si è interessato di storia, in particolare della questione della possibile sopravvivenza di Luigi XVII (1785-1795), il figlio del re di Francia Luigi XVI (1754-1793), incarcerato nella prigione del Tempio, e del “naundorffismo”, cioè del movimento che riteneva che Karl-Wilhelm Naundorff (1778?-1845), fosse in realtà Luigi XVII miracolosamente scampato alla Rivoluzione, contro cui ha finito per prendere posizione denunciando Naundorff come un semplice impostore. Le sue opere letterarie migliori sono testi di fiction militare sulla Prima guerra mondiale e il romanzo di fantascienza Le Docteur Oméga (Librairie Mondiale, Parigi 1906), che peraltro ha avuto una seconda edizione in fascicoli come Les Chercheurs d'Inconnu. Aventures Fantastiques d'un Jeune Parisien (12 fascicoli, Tallandier, Parigi 1908-1909). Oggi sono rivalutati anche i suoi personaggi polizieschi: il ladro gentiluomo Edgar Pipe, evidentemente ispirato ad Arsène Lupin ma meno fortunato di quest’ultimo, il super-criminale Ténèbras (uno dei tanti rivali di Fantômas) e il suo rivale, il detective Allan Dickson.
Tuttavia, qualunque cosa ne pensino i critici moderni Galopin ha venduto almeno un milione di fascicoli – e forse molti di più – in tutta Europa con infinite variazioni sul tema del giro del mondo e/o dell’eroico adolescente che compie imprese “da grandi”. I titoli di qualche migliaio di fascicoli fanno riferimento a un ragazzino, uno studente, un “apprendista di Parigi” che si fa di volta in volta – e a seconda anche delle situazioni storiche e delle mode – cacciatore di pantere o di bufali, esploratore, aviatore, soldato, marinaio, détective, visitando tutti i Paesi del mondo e utilizzando la tecnologia di volta in volta all’avanguardia, sottomarini compresi.
Le idee di Galopin, a differenza di quelle del suo principale concorrente Jean de la Hire, sono di tipo piuttosto conservatore, e certamente il taglio edificante e l’appello ai valori morali sono più presenti nell’autore del Docteur Oméga. Ma anche de la Hire, quando scriveva fascicoli popolari, si teneva lontano dalle idee anticlericali espresse nella saggistica, e – se da un lato le differenze non vanno enfatizzate – dall’altro non mancavano i benpensanti per cui il fascicolo era comunque un medium sospetto.
Le differenze fra Galopin e de la Hire e la necessità di non sopravvalutarle emergono dall’unica serie scout del primo, Le Tour du Monde d’un Boy-Scout (77 fascicoli, Albin Michel, Parigi 1932-1934) dove il solito boy-scout fa il solito giro del mondo. Se – volendo – si possono discernere nel testo più insistiti riferimenti a una morale piuttosto convenzionale, la conclusione cui è difficile sfuggire è che qui Galopin abbia voluto soprattutto profittare del successo di Jean de la Hire, inserendosi (per conto di un editore concorrente) sullo stesso mercato. Non ci sono dati precisi sul successo dell’operazione. Certamente gli appassionati di Galopin saranno rimasti fedeli al suo nome, che ormai era un marchio di successo nel genere. Peraltro, la serie scout finisce nel 1934, quando Galopin muore per le conseguenze impreviste di un intervento chirurgico banale, e non sappiamo così se l’autore intendesse dargli un seguito.
B.: Claude Hermier - Jean Maeckereel, Arnould Galopin, numero speciale di Désiré, anni VI, n. 32, aprile 1971.