Marius Pégomas

copertinaCreato nel 1936 da Pierre Yrondy (noto anche per una serie di fascicoli di spionaggio, Les Aventures de Thérèse Arnaud, espionne française e di cui non abbiamo reperito le date di nascita e di morte, pur sapendo che era attivo come scrittore dal 1924 e ancora vivo nel 1953), l’investigatore marsigliese Marius Pégomas rappresenta un magnifico esempio di “regionalizzazione” di un tema classico del fascicolo popolare. New York, Londra o Parigi sono sostituite da Marsiglia.

I fascicoli di Marius Pégomas fanno respirare al lettore il clima e – si potrebbe dire – i sapori di Marsiglia fin dalle caratteristiche fisiche del personaggio e dei suoi assistenti: la segretaria Flora, l’autista (e fratello di Flora) Tintin, l’amico studioso dottor Mercadier e il pilota del suo aereo, soprannominato (e qui il gioco si fa perfino troppo scoperto) “Bouillabaisse”. Se altre serie puntano sull’esotico e mandano i loro eroi in Tibet o in Alaska, Yrondy colloca invece le sue avventure tra la Cannebière, Montecarlo, Nîmes e Aix-en-Provence. Il risultato non è sgradevole, anche se la concorrenza di prodotti d’importazione come Nat Pinkerton o Nick Carter è forte. La serie si ferma dopo trentacinque fascicoli; il trentaseiesimo è annunciato ma mai pubblicato.