Thérèse Arnaud

copertinaLes Aventures de Thérèse Arnaud, espionne française sono opera di quello stesso Pierre Yrondy (di cui non abbiamo reperito le date di nascita e di morte, pur sapendo che era attivo come scrittore dal 1924 e ancora vivo nel 1953) più noto alla storia del fascicolo popolare per le avventure poliziesche dell'investigatore marsigliese Marius Pégomas. Non si tratta della prima serie di fascicoli destinati allo spionaggio, ma di una di quelle di maggior successo.

Tra la Prima e la Seconda guerra mondiale - benché la bella Thérèse debba anche affrontare criminali comuni (e Yrondy si ricordi dei suoi talenti come scrittore di romanzi polizieschi) - il “nemico” per eccellenza rimane la Germania. Thérèse Arnaud è l'anti-Mata Hari, e con la vera Mata Hari (pseudonimo di Margaretha Geertruida Zelle, 1876-1917) la spia francese finirà fatalmente per scontrarsi. Se entrambe le spie sono belle, Mata Hari rappresenta l'immoralità e l'inganno, mentre Thérèse Arnaud ha una certa aria da severa istitutrice della Repubblica francese, e si concede assai meno alla stravaganza e all'esotismo. Il patriottismo francese, sembra, trionfa anche per una sua intrinseca più alta moralità. Il clima è già di guerra: anche se Yrondy - più felice, peraltro, nella saga di Marius Pégomas - non rinuncia talora a creare degli “attori non protagonisti” in cui riemerge, in quello che è tutto sommato un documento di tempi cupi, anche un suo certo qual senso dell'umorismo.